Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.. :

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  1. Yoko Littner™
     
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    QUOTE
    narrato
    Parlato
    Pensato
    Parlato altrui

    Fermento tra i grandi ninja del villaggio, qualcosa stava accadendo, alcuni jounin arrivarono in tutta fretta nel aula 3-A dove Fujiwara stava spiegando le basi che un ninja doveva conoscere ai nuovi candidati, ultimamente non ci stavano molte missioni e, quelle svolte erano di routine, fu abbastanza fastidioso sentire tutti quei passi avvicinarsi per di fiato, non era nemmeno un cadetto in ritardo, l'appello l'aveva già fatto e tutti erano presenti, ma comunque disturbavano una lezione fondamentale ed erano imperdonabili.
    quando poi aprirono la sua porta poté vedere che erano due jounin, ma che volevano a quel ora e proprio dalla sua classe?

    Ragazzi, qualcuno di voi ha fatto qualcosa per il quale questi due jounin sono dovuti venire fin qui a interrompere la mia lezione?
    Chiese con un tono serio ma amorevole, per far intendere che non ci sarebbero state ripercussioni, anche se ripercussioni alla fine ci sarebbero state.
    Era li da qualche mese a fare lezione e ancora non li conosceva tutti molto bene, ma i pianta grane stavano ovunque, quindi anche li, bisognava solo individuarli e tenerli sotto stretta osservazione.
    camminava avanti e indietro muovendo il gessetto che teneva in mano facendolo ruotare con i polpastrelli del pollice e del indice della mano destra, osservava tutti molto attentamente mentre si muoveva davanti alla lavagna, cercava di vedere un qualche cedimento nei loro occhi, un qualcosa, un abbasso di sguardo che facesse capire lei che quello era il colpevole di un eventuale magagna.

    Veramente noi saremmo venuti per lei.

    COSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

    disse confusa e esterrefatta, tanto da far cadere a terra il gessetto che lentamente consumava, tanto da avere quelle due dita bianche.
    Non si aspettava di certo una cosa simile da parte loro, perché lei? Che poteva aver mai fatto? Aveva sempre eseguito i suoi lavori con diligenza e zelo, perché mai erano venuti da lei? Ovviamente gli alunni che, fino a poco prima erano impietriti e tra loro si domandavano chi poteva aver fatto cosa, ora stavano ridendo a più non posso per la gaf fatta dalla loro maestra, diciamocelo, chi non avrebbe riso, soprattutto di fronte alla faccia esterrefatta di Fujiwara?

    Il Kage la chiama a rapporto, le serve per una missione.

    Una missione direttamente dal Kage in persona, cosa rara, soprattutto se la persona chiamata apparteneva ad un altro villaggio fino a poco tempo fa, ma il Kage è il Kage e bisogna ubbidire.

    Daccordo ma ad una condizione.
    indicando con l'indice sinistro la lavagna e col destro gli alunni.
    Dovete continuare la mia lezione, non lascerò che i loro cervelli atrofizzino e mi diventino scemi, siete dei jounin per voi spiegare questa cosa sarà facilissima.

    Ma veramente no..
    Ok è deciso, buona lezione.
    disse con un sorrisetto e con voce dolce, tra il flertare e il prendere in giro, sulla lavagna vi era metà spiegazione delle armi ninja, della gittata resistenza e velocità, nulla di difficile.
    visto che oramai la lezione era saltata e doveva eseguire una missione, per prima cosa decise di tornare a casa a prendere i suoi attrezzi da lavoro, una volta fuori dalla porta della classe girò il primo angolo a sinistra e da li, dopo aver aperto la finestra si gettò fuori in direzione del tetto più vicino, non sapeva quanto poteva esser fondamentale quella missione quindi, onde fare gaff e arrivare magari tardi, decise di sbrigarsi.
    casa non era lontana, l'aveva scelta soprattutto per la vicinanza con l'accademia, per esser li in orario, metterci poco tempo ad arrivare e poco tempo per tornare, poi ci stavano alcuni negozietti niente male lungo la strada, alcuni ristoranti e svariati locali dove si giocava d'azzardo e si beveva, ovviamente a casa diceva che aveva una riunione ninja e quindi sarebbe tornata il giorno dopo e così, via a bere e giocare.
    una volta a casa, non entrò dalla porta principale, no, entrò dalla finestra di camera sua, gettandosi con foga sul letto dove aveva appoggiato quella mattina la sua katana e gli altri suoi ammennicoli, ovviamente doveva far attenzione mentre si muoveva, facevano male alcuni e fastidio altri, insomma vada come vada doveva trattarli con delicatezza.

    una volta terminato di prendere l'occorrente che le serviva si rifiondò fuori, evitando per un secondo scarsissimo,il contatto visivo e uditivo con sua madre, incuriosita da quel baccano che sentiva nella camera di sua figlia, salita su decisa a vedere che succedeva, la vide schizzar fuori dalla finestra in direzione del palazzo del Kage.
    pure quel edificio non era lontano, era situato vicino al accademia e di conseguenza, era vicina a tutti e due gli edifici, mentre saltava da tetto a tetto si diceva dentro di se che non era in ritardo, poteva farcela ad arrivare in tempo.
    per prender tempo prezioso che aveva perso, decise di salire direttamente sul piano dove vi erano le stanze del Kage, senza passare dalla porta principale e farsi i vari piani, avrebbe solo perso tempo.
    mentre si accingeva a salire vide un uccello messaggero spiccare il volo dalla stanza designata e volare via chissà dove, visto che in breve scomparve al orizzonte, non era un messaggio per lei perchè ci metteva troppo ad arrivare.


    [continua]
     
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0 replies since 6/11/2012, 11:08   73 views
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